sia così perché l’inaugurazione ha questo scopo, permettere di potersi confrontare con artisti, curatori, critici, galleristi e far sì che le idee si incontrino e circolino. Eppure c’è sempre un po’ di confusione in queste occasioni, confusione che non permette di poter godere a pieno delle opere esposte. Ecco per questo ti dico, vieni all’inaugurazione, parleremo, rideremo, ci faremo una foto insieme, ma Ti aspetto ANCHE domani per gioire insieme dell’Arte e delle sue mille declinazioni”. (Franco Marconi)
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Roberto Cicchinè – Non ti preoccupare
sia così perché l’inaugurazione ha questo scopo, permettere di potersi confrontare con artisti, curatori, critici, galleristi e far sì che le idee si incontrino e circolino. Eppure c’è sempre un po’ di confusione in queste occasioni, confusione che non permette di poter godere a pieno delle opere esposte. Ecco per questo ti dico, vieni all’inaugurazione, parleremo, rideremo, ci faremo una foto insieme, ma Ti aspetto ANCHE domani per gioire insieme dell’Arte e delle sue mille declinazioni”. (Franco Marconi)
Morgan Zangrossi – Homo Digitalis
Notebook Acer Aspire XXI secolo d.C., materiali vari, 2016 |
La Galleria Marconi di Cupra Marittima sabato 13 gennaio 2018 alle 18.00 propone Homo Digitalis, personale di Morgan Zangrossi, uno dei vincitori del PREMIO ORA 2017. In occasione dell’inaugurazione Mizar Gaia Astrid Tagliavini, direttrice della compagnia professionale di arti performative e.artES CUM PANIS, proporrà una breve performance di teatro-danza, costruita in rapporto con i lavori di Morgan Zangrossi. La mostra si avvale della curatela e del testo critico di Dario Ciferri ed è organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte.
Homo Digitalis è il secondo appuntamento di Ti aspetto ANCHE domani, rassegna che accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2017/2018. La Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima. La personale di Morgan Zangrossi potrà essere visitata fino al 10 febbraio 2018 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 – 19.30.
Reperto Archeologico 4 XXI secolo d. C., materiali vari, 2017 |
“Eccoci introdotti nella sala di un museo che racconta le vicende de l’Homo Digitalis, la particolare evoluzione di Homo Sapiens che si è venuta a determinare a cavallo tra XX e XXI secolo. In questa sala vengono esposti una serie di manufatti informatici che hanno rappresentato la rivoluzione tecnologica del tempo, una rivoluzione che è stata in grado di aprire i confini e nuove possibilità di comunicazione e di approccio economico, ma che spesso ha inserito l’uomo dentro un nuovo universo di isolamento e regressione culturale. I manufatti sono tutti reperti archeologici immaginati in un ipotetico futuro e per questa ragione creati come se fossero dei ritrovamenti archeologici fatti e musealizzati dai nostri discendenti. I componenti hardware sono arrugginiti con vernici speciali a base di ferro e con acidi che innescano il processo di ossidazione su un materiale come la plastica che non arrugginirebbe mai naturalmente. La ricerca artistica di Morgan Zangrossi apre la strada a innumerevoli interrogativi su cosa lascerà la nostra civiltà ai posteri, come sarà raccontata nei libri di storia, come sarà visto il nostro modo di comunicare e di intendere l’economia dall’uomo del futuro. Homo Digitalis è una personale che ponendo la prospettiva nel futuro remoto, pone grandi interrogativi sul presente, interrogativi a cui dovremmo dare una risposta quanto prima”. (Dario Ciferri)
“Ti aspetto ANCHE domani perché? In tanti anni di attività ho avuto la fortuna di conoscere tantissimi artisti, di farli esporre, di aiutarli a valorizzare il proprio lavoro. Ogni volta che vedo una mostra installata, vedo un percorso che si compie e si apre a nuove prospettive. Mi sono reso conto in questo modo, però, che il momento migliore per vedere una mostra, per apprezzarla, per farla propria, è nei giorni successivi all’inaugurazione. Capita troppo spesso di vedere il momento dell’inaugurazione con tantissime persone che parlano, si confrontano, chiedono, ed è giusto che sia così perché l’inaugurazione ha questo scopo, permettere di potersi confrontare con artisti, curatori, critici, galleristi e far sì che le idee si incontrino e circolino. Eppure c’è sempre un po’ di confusione in queste occasioni, confusione che non permette di poter godere a pieno delle opere esposte. Ecco per questo ti dico, vieni all’inaugurazione, parleremo, rideremo, ci faremo una foto insieme, ma Ti aspetto ANCHE domani per gioire insieme dell’Arte e delle sue mille declinazioni”. (Franco Marconi)
Morgan Zangrossi – Homo Digitalis
www.morganzangrossi.it
scheda tecnica/technical card
curatore/curator by Dario Ciferri
testo critico/art critic by Dario Ciferri
fotografia/photography Catia Panciera
allestimenti/preparation Pasquale Fanelli
dal 13 gennaio al 10 febbraio 2018
from 13th January to 10th February 2018
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30
opening time: Mon-Sat 4 to 7.30 p.m.
Con il supporto di Ostello degli Artisti: http://www.appartamenti-cupramarittima.com
Info
Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63064 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703
web http://galleriamarconi.it/
e-mail galleriamarconi@vodafone.it
Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi
twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi
in collaborazione con
e.artES CUM PANIS
Memory Card di Rita Vitali Rosati – presentazione ad Ascoli Piceno
0736 259653 – email: libreria@rinascita.it
fotografica editoriale “MemoryCard”, Hacca Edizioni, con l’intervento
critico di Valentina Falcioni, Critica d’arte, di Dario Ciferri, Critico d’arte e Giorgia Latini, Assessore alla cultura
di Ascoli Piceno. Organizzato dalla Galleria Franco Marconi, con la
collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ascoli Piceno. Il
progetto “MemoryCard” nasce da un’idea precisa: quella di utilizzare un
segmento del repertorio fotografico che Rita Vitali Rosati ha realizzato negli
anni diversificandone i contenuti e le poetiche che hanno così arricchito un
più ampio archivio. Un archivio denso di memorie, impressioni, date che
costituiscono ed animano il nostro vissuto visivo, condensato in scatti
fotografici. Sono immagini raccolte nel corso del tempo, nei confronti delle quali
sono animate a riconsegnare un’identità. Si tratta del coinvolgimento diretto e
di volta in volta espresso da tutti gli scrittori invitati per ridare una “storia”
alle immagini da loro selezionate. Per essere poi restituita al pubblico. La
produzione di MICRO / RACCONTI da parte degli scrittori, ospitati nel retro di
ogni immagine/ cartolina, persegue anche il tentativo di creare una
contaminazione immediata tra scrittura e immagine, pur conoscendo la lezione di
Roland Barthes che sosteneva che “l’immagine è già un racconto”.
sono: Laura Bosio, Enrico Capodaglio,
Alessandro Catà, Filippo Davoli, Paolo Di Paolo, Angelo Ferracuti, Chicca
Gagliardo, Bianca Garavelli, Roberta Lepri, Giuseppe Lupo, Gian Ruggero
Manzoni, Angelo Mastrandrea, Marco Missiroli, Alessandro Moscè, Feliciano
Paoli, Laura Pariani, Aurelio Picca, Silvio Ramat, Francesca Scotti, Fabio
Scotto, Gordon Splash, Paolo Valesio, Gian Mario Villalta, Piergiorgio Viti,
Alessandro Zaccuri.
composta da 50 cartoline e 50 immagini, 25 delle quali ospitano il racconto
breve di ogni singolo scrittore. Insieme a un piccolo catalogo e agli
interventi critici di Maria Letizia Paiato, Paola Paleari e Marcello
Sparaventi. Il tutto è prodotto in esemplari di 500 pezzi editati Hacca
Edizioni.
recenti: 2017 “A me le mostre (mi) vengono sempre diverse (da come le avevo
pensate)”, a cura di Cecilia Serbassi, Galleria Franco Marconi, Cupra Marittima
(AP); 2016 “Ultimatum: vuoi condividerlo con me?”, a cura di C. Serbassi, Sala
Guelfo Cattedrale di San Venanzio, Fabriano(AN); 2015 “Sancta Sanctorum”, a
cura di G. Giannini Guazzugli, Chiesa di Santa Maria Nova del Pilastrello,
Vimodrone/Milano; 2014 “La Passiflora non è una passeggiata en plein air”, a
cura di R. Peros e N. Štokić, Palazzo Ducale (Knezeva Palaca), Zara, Croazia.
recenti: 2016 “Esercizi di fotografia”, azione performativa “E’ da considerare
il buio, un rifugio?”, a cura di Danilo Cognigni, Porto S. Elpidio (FM); “Il
tutto è più della somma delle sue parti”, a cura di M. Letizia Paiato, Marche
Centro D’Arte”, San Benedetto del Tronto (AP); 2015 “#nuovicodici”,
“#aroomofherown”, a cura di Milena Becci/Valeria Carnevali, Palazzo Stanga
Trecco, Cremona.
un’artista che vive il suo tempo, lo legge, lo racconta, lo supera. Ironica e
visionaria è da sempre capace di offrire un quadro efficace, a tratti duro
della contemporaneità. Ho la fortuna di conoscerla, di parlarci e negli anni ha
saputo colpirmi con l’allegria, la genialità, la tristezza e la dirompente
energia delle sue parole, delle sue idee e delle sue insicurezze. Rita Vitali
Rosati mostra in ogni momento un bisogno estremo di comunicare, un’attenzione
ai nuovi media eppure nello stesso tempo cataloga minuziosamente tutto ciò che
le passa sotto mano (foto, scritti, pensieri). È generosa e ama condividere con
le persone che stima le cose che la colpiscono e che stimolano la sua
attenzione. Ama servirsi della posta tradizionale, scrive, preferisce la penna al
computer e parlare al chattare (o almeno credo, non mi è mai capitato di
chattare con lei). Non è anonima e non è arrogante, è un’artista, una persona,
una donna, un’insegnante (anche se poi precisa ex), magari questo potrebbe
sembrare poco e invece dice tanto. Porta scarpe 39, su tutti e due i piedi. (Dario
Ciferri)
qualsiasi e la proiezione di ciò che è perduto per sempre si è fatto limpido e
trasparente, come il cielo in questo momento. Non credi, allora, che forse
anche noi due potremmo essere immagini che si completano spiegandosi a vicenda
senza bisogno che siano spese parole, senza inutili commenti? Allo stesso
tempo, non credi che ogni immagine dovrebbe abitare all’interno di uno spazio
concepito appositamente, secondo le esigenze dell’immagine stessa, senza
sovrapporsi a nessun’altra? Hai mai pensato al fatto che a volte i titoli
confondono anziché illuminare? e deviano lo sguardo altrove, dove l’intuizione
viene meno, dove i significati si perdono? Lo sai, cara Rita, che nella tua
storia fatta per immagini, c’è la storia delle persone attraverso la loro
assenza? (Maria Letizia Paiato)
galleriamarconi@vodafone.it
Màrtiri e Martìrio a Monsampolo del Tronto
La mostra sarà aperta sino al 17 settembre e potrà essere visitata negli orari di apertura del Museo della Cripta (tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.00).
Rocco Dubbini |
Armando Fanelli |
Rita Vitali Rosati |
La collettiva rientra nel programma delle celebrazioni che il Comune di Monsampolo del Tronto organizza in occasione del 350° anniversario dell’ufficializzazione del culto da parte del Consiglio comunale di Santa Teopista. La giovane martire romana del II secolo è venerata come copatrona della comunità da quando, nel ‘600, il suo corpo è stato traslato dalle catacombe di Priscilla nella Chiesa Parrocchiale di Monsampolo del Tronto.
Màrtiti e Martìrio
Scheda tecnica/Technical card
Artisti/Artists by Giovanni Alfano, Franco Anzelmo, Roberto Cicchinè, Rocco Dubbini, Armando Fanelli, Rita Vitali Rosati
Curatore/curator by Dario Ciferri
fotografia/photography by Sabatino Polce
allestimenti/preparation by Pasquale Fanelli
dall’8 luglio al 17 settembre 2017
from 8th July to 17th September 2017
orario: dalle 16.00 alle 19.00
opening time: 4.00 to 7.00 p.m.
Info
Museo della Cripta le mummie di Monsampolo
chiesa Maria Ss. Assunta,
Via Mazzini, Monsampolo del Tronto
Info e visite anche fuori orario e su prenotazione 3771500858
www.comune.monsampolodeltronto.ap.it/
È una congiunzione leggera
La Galleria Marconi di Cupra Marittima domenica 26 febbraio alle 18.00 presenta È una congiunzione leggera, mostra collettiva, a cura di Dario Ciferri, che propone le opere di Giovanni Alfano, Sonia Bruni, Luigi Grassi, Angelo Maisto. La mostra è organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte.
Giovanni Alfano, “scolaretta con libro”, 2017 |
n°70 a Cupra Marittima. È una congiunzione leggera potrà essere visitata fino al 25 marzo 2016 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 – 19.30.
Sonia Bruni, “La metafora della vita” 2016, |
quasi documentaristicamente, il mondo esterno, fatto di volti, luoghi, spazi, lo sorprende ingabbiato, sacro, segreto. Maisto documenta un universo che sgorga dalla sua mente, lo crea e lo cataloga, quasi a ricomporre i pezzi della nostra immaginazione.
Luigi Grassi, Sudari 05, 2014 |
Angelo Maisto, Eruca Maisti e Nuphar pumilum, 2014 |
Luigi Grassi, Angelo Maisto
0735778703